venerdì 7 giugno 2013

Memorie di un maestro precario: salutando i piccoli fiori.

Ciao fiori di questo giardino segreto, coltivato e vissuto per lunghi mesi, giorno dopo giorno.
Fiori incredibili, fiori terribilmente belli, fiori che a settembre mi sembrarono spaventosi e che ora lascio con occhio umido, pieno di gratitudine.
Differenze che contano, distanze che dilatano e non separano, colori in mutamento. Vedervi nell'insieme è un incanto che fa paura e riempie il cuore di bellezza. Sapervi discernere e comprendere ciascuno per se stesso, è un insegnamento che lascia profondi solchi destinati a germogliare.
Grazie.
Grazie di avermi accolto, tollerato e compreso, accettato, accordando fiducia. Noi vi abbiamo dato semi e concime, voi ci avete riempito di nettare e polline necessario per crescere ed imparare ancora.
Quando la scuola è così, uno scambio autentico, abbiamo costruito, abbiamo reso bello il grande giardino della vita.
Grazie.


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