sabato 10 maggio 2014

Memorie di un maestro precario: l'arte, gli Uffizi e 25 bambini. Un perché è ancora bello essere italiani.

Giotto descritto da Altissimanarratrice e Silentemistero
Sfinito e distrutto mi sono addormentato, ieri sera, con un senso di pienezza raro. Commuoventi le due ore passate negli Uffizi con la folla di stranieri che si è portata a casa un'immagine dell'Italia bella e potente. E non pensavo alla nostra millenaria arte grandiosa conservata in quel Museo unico, ma ai nostri bambini che con magica bellezza descrivevano i quadri ai compagni,seduti silenziosamente (o quasi sempre silenziosamente) a terra in ascolto, combattendo il brusio di fondo e la maleducazione di molte guide turistiche che ci volevano scacciare senza riuscirci.

Piero della Francesca descritto da Appasionatocorretto e Rickettararilassata.

I bambini emozionati e professionali, ci hanno raccontato: la vita degli artisti; quando quell'opera specifica era stata dipinta e per chi; cosa essa rappresentava e quale tecnica era stata usata. Gruppi di italiani e stranieri si fermavano, anche senza capire ascoltavano, sorridevano... ed anche altri bambini. Un fotografo cileno ci ha seguiti sedendosi con noi, alcuni custodi si sono complimentati per questo raccoglimento che non invadeva ma anzi, richiamava...

Ghirlandaio proposto da Biondoflemmatico e da Storicoincartato
 poi ho visto altre bellezze, non eravamo gli unici: due professoresse della secondaria con un gruppo attentissimo di ragazzi tessevano fili di racconto fra i dipinti e mi sono sentito parte di un progetto italiano, di insegnanti e di studenti in collaborazione. Sentivo che riscattavamo tutti assieme l'idea diffusa dell'Italia caciarona e incapace di valorizzare il proprio patrimonio.

Durer raccontato da Disordineilluminato e Graficoinsicuro

 Stavamo facendo qualcosa di moderno, anzi, modernissimo, ammirando il nostro passato e rendendolo comprensibile. E questo non perché io, Giulia e Ilaria o quelle due professoresse fossimo chissà quali insegnanti speciali. No. Questo avviene perché la Scuola Italiana, ora distrutta in mille isole alla deriva, continua a tenere.

Botticelli penetrato dal Trio Lescano: Piccolaguerriera, Poetessascontrosa e Disperatapittrice
 Solo in questa Scuola, pubblica, tenace, ferma nella convinzione che la cultura e la bellezza devono essere di tutti, inclusive, ricche di potenzialità e strumentalità formative si possono ottenere magie come quella di eri. 

Leonardo esplorato da Inconsapevoleartista e Fieraschiettezza

Raffaello intervistato da Scrittriceloquacissima e Mateamaticointroverso
 Grazie ai bambini e alla loro anarchica capacità di vedere dentro l'arte. Un grazie anche ai Musei Nazionali che permettono l'ingresso gratuito ai ragazzi: altro segno di civiltà e di illuminata concezione della Cultura che dobbiamo difendere, alimentare, far conoscere.
Caravaggio indagato da Intuitivapolemica e Paciosotenace

Michelangelo descritto da Delicatatrasparente e Occhioamandorlaacuto.
  Ieri sera, pieno di gioia, mi sono addormentato sentendomi vicino alle mie colleghe e ai miei ragazzi e ai miei musei e al mio Stato martoriato. Stranamente felice di essere un insegnante precario italiano. Sì! Italiano.

Piero di Cosimo illustrato da Brillantezzapigra e Integerrimosguardo

Tiziano indagato da Scienziatologorroico e Saturnocontro

Paolo Uccello resocontato da Parlatoreaduemila e Razionaleoppositivo



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