venerdì 5 aprile 2013

Memorie di un maestro precario. Ansie da prestazione.

- Maestro, martedì ci sarà il colloquio coi genitori?
- Sì.
- Ohioi, ma parlerai bene?
- In che senso? Così? - E faccio una faccia sbilenca parlando in balenese: - Vuuuostraaa fiiigliaaah èèè bruuuavaaa...
- Ah, ah - ride e poi torna seria. E' una biondina minuscola, in una classe di giganti. - No, dai, non scherzare...
- Ok, sono serio! - mi ricompongo.
- Parlerai bene di me?
- Perché non dovrei farlo?
- Cioè, mi sto comportando bene?
- Direi proprio di sì. - Nella prima pagella, effettivamente, per il comportamento era stata bacchettata. Ma si sta impegnando tantissimo per migliorare.
- Lo dirai alla mia mamma che mi comporto bene?
- Glielo dirò e le dirò anche che ti impegni tanto.
- Ohhhh sììì! - E mi abbraccia.
Dopo un po' torna.
- Mastro?
- Dimmi
- Sicuro che parlerai bene?
La osservo. Lei mi scruta dal basso, è seria. Ma non si è sentita rassicurata da me? Vado in crisi.
- Perché me lo richiedi?
- Che ne so... magari ci hai ripensato.
- Ma ti pare? Sta tranquilla
- Ohhhh siii! - E mi abbraccia di nuovo.
Se ne va. Passano dieci minuti, richiamo i bambini perché la ricreazione è finita. La micro biondina torna all'attacco. Non le do tempo di parlare.
- Parlerò benissimo di te!
- Oh siiii! - e come una cozza mi abbraccia di nuovo.
- Ma se vuoi che ti abbracci, basta chiederlo!
- Hai ragione.




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